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Paolo Cauteruccio, giovane tenore di origini m ontecalvesi, impegnato nei più grandi teatri d'Europa, ha deliziato, 1118 agosto 2012, il pubblico in Piazza San Pompilio, con un evento di rara eccezione canoro- culturale per la cittadimanza, avvalendosi della collaborazione del maestro Nicola Marasco, del soprano Francesca Pacileo, dei giovani promettenti talenti montecalvesi:
Caterina Perillo, Angelo Luisi e Antonio Tufo. La serata è stata condotta egregiamente dalla presentatrice Nadia Marcelli e allietata dalla soave poesia di Simonetta Lazzerini. Sono stati eseguiti brani classici e le canzoni più famose del repertorio italiano, napoletano, internazionale,regalando alla cittadinanza tutto il calore e le emozioni promanate dalla musica e dalle voci dei bravissimi artisti: una serata da ricordare.
- Scritto da Redazione
- Categoria: Iniziative
Il 2012 è stato l’anno del rinnovamento
Per consentire una migliore conoscenza e una maggiore diffusione delle eccellenze montecalvesi, nel 2012 la Pro Loco ha organizzato una serie di eventi che sono andati al di là delle semplici manifestazioni estive. Le serate gastronomiche sono servite per pubblicizzare ulteriormente i prodotti e le aziende locali, quelle culturali hanno permesso di conoscere e di apprezzare le tradizioni, la storia e le qualità di Montecalvo. La “Festa della Birra” dell’8 e del 9 agosto è diventata anche “Festa della “Pizza di Montecalvo”, la tanto apprezzata pizza al taglio che è stata fornita dai panificatori locali
- Scritto da Redazione
- Categoria: Iniziative
La sagra dei cicatielli, manifestazione gastronomica, inserita in un ampio cartellone di eventi estivi sarà celebrata a Montecalvo Irpino, il 15 agosto c.a. meglio conosciuto come il giorno delle “ferie di Augusto” ed ha carattere esclusivamente laico. L’evento risulta essere il fiore all’occhiello della estate di Montecalvo tanto da annoverarlo tra le sagre più antiche della Campania Felix. Nella tradizione gastronomica irpina il cicatiello viene definito il piatto dei poveri. Il semplice impasto di farina, sale ed acqua rende prelibata questa pasta, condita o con broccoli o con ragù. A proporci le varie specialità in oggetto saranno gli chef dei ristoranti del posto i quali, con ampia fantasia e dovizia di particolare prepareranno pietanze che saranno sottoposte al “benevolo” giudizio di una giuria di esperti. A far da cornice alla kermesse gastronomica allieterà la serata il gruppo folk locale con le pacchiane ed i cafoni che si esibiranno in canti, balli in costume tipico montecalvese. La caratteristica di questo gruppo, è quella di essere stato costituito in Irpinia dopo la grande guerra del 1915-18 e che per decenni ha portato in giro per l’Italia le tradizioni della civiltà tipica contadina oltre ai canti e danze popolari di epoca settecentesca.
Questo dalle note dello storico Pasquale Grasso, che ha ritenuto degna di citazione la Sagra in oggetto. Accanto ai cicatielli, si potranno gustare specialità tipiche locali quali il famoso pane di Montecalvo, l’olio extravergine Ravece, ed altre leccornie che non anticipo per destare in voi lettori la massima curiosità. Consigliamo a tutti una passeggiata nella verde Irpinia dove natura, gastronomia vanno a braccetto ridonandoci quella purezza di spirito che spesso la quotidianità ci inquina. La serata è adatta alla famiglia , il divertimento e il buon mangiare è assicurato.
Daniela Apuzza
- Scritto da Redazione
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Domenica,27 Aprile 2016 la Proloco Montecalvo presieduta da Luciano Iorillo, sarà in Piazza Vittoria nella mattinata per distribuire ai ragazzi e alle ragazze uova pasquali per dare un segno dell'importanza di creare progetti sui ragazzi di oggi ed augurare una Felice Pasqua alle loro famiglie.
- Scritto da Angelo Siciliano
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Pecore, greggi, formaggio
Dalla domesticazione preistorica sino al ‘900 nel territorio montecalvese
La pecora è un animale molto importante per l’uomo, la cui domesticazione cominciò verso la fine del Paleolitico e l’inizio del Mesolitico, circa 11.000 anni fa, nell’area della cosiddetta Mezzaluna Fertile, la regione dei quattro grandi fiumi, Nilo, Giordano, Tigri ed Eufrate, nelle cui valli si svilupparono le prime civiltà agricole e le prime grandi nazioni antiche, tra cui quella dei Sumeri nella Mesopotamia. All’inizio pecore e capre erano allevate nei recinti per la carne, poi si passò al pascolo.Nel Neolitico, intorno a 4000-5000 anni a. C., la pecora era sfruttata anche per la lana e il latte. Ed è probabile che, nella stessa epoca, sia cominciata la transumanza sull’Appennino. Il formaggio si cominciò a produrre in Mesopotamia verso il 3.000 a. C. ma divenne un prodotto importante nel Medioevo, dal 1300 in poi.Del formaggio di pecora e di capra parlano già Erodoto e Senofonte. Il latte di pecora o di capra, lasciato per un certo periodo in alcuni recipienti, coagulava spontaneamente se era aggiunto a esso del lattice di fico. In seguito a questo processo, il latte, che intanto si era solidificato, si divideva in una parte liquida, siero, e in una pasta, la cagliata, che aumentava di consistenza fino a prendere la forma del contenitore.I primi formaggi si chiamavano Giuncata, dai canestri intrecciati con i fili di giunco, “junci”, nei quali era messa la ricotta.